Lontano dagli occhi, lontano dal cuore

La canzone di Endrigo o della Giannini dice una verità, se è lontano dagli occhi è lontano dal cuore. Scopri come questa verità può aiutarti nel mangiare meglio.

In questo articolo e puntata parleremo di una teoria del 2010 che parla di distanza psicologica. Il concetto di distanza non ci è nuovo ma è piuttosto innovativo il punto di vista che ci offre la Construal Level Theory.

L’errore di attribuzione che facciamo tutti

Quando cerchiamo di comprendere le cause del comportamento di qualcuno lo osserviamo e dobbiamo decidere a quale causa attribuire l’azione tra e molteplici possibili.
L’attribuzione si riferisce ai nostri tentativi intuitivi di inferire le cause del nostro comportamento.

Accendiamo la tv e vediamo un famoso atleta che pubblicizza delle scarpe da ginnastica. Perché lo fa? Gli piacciono davvero quelle scarpe o lo fa per soldi?
Camminate per strada e vedete una signora che dona 5 € ad Amnesty International. Perché? E’ altruista? Crede nel lavoro della organizzazione o voleva pulirsi la coscienza?

Ogni volta che vediamo un comportamento possiamo decidere se il comportamento osservato riflette qualcosa della persona o della situazione in cui è presente la persona.
Cioè, decidere tra:

  • Attribuzione disposizionale o interna
    Il principale responsabile è qualcosa relativo alla persona
    nel caso dell’atleta allora diremmo che l’atleta ama veramente quel brand di scarpe
  • Attribuzione situazionale o esterna
    Il principale responsabile è qualche causa esterna
    L’atleta è stato pagato profumatamente e delle scarpe a lui non importa nulla

Fritz Heider, principale fondatore di tale teoria afferma che il comportamento delle persone è per tutti maggiormente convincente (del resto è quello che abbiamo davanti agli occhi ogni giorno) quindi molto spesso utilizziamo l’attribuzione disposizionale inferendo elementi interni piuttosto che legati al contesto situazionale.

Vi faccio un esempio molto esplicativo:
Vediamo una persona per strada che grida disperata al telefono con le lacrime agli occhi, secondo Fritz Heider sarà molto più probabile che penseremo che quella persona non sappia gestire la propria emotività o sia maleducata piuttosto che pensare che gli sia successo qualcosa di veramente terribile e che se noi fossimo al suo posto reagiremmo allo stesso modo.

L’errore fondamentale di attribuzione si verifica quando sottostimiamo le influenze situazionali sul comportamento e assumiamo che la responsabilità sia di qualche caratteristica personale dell’individuo (Ross, 1977)

Quanto l’ambiente ci influenza

Un gruppo di ricercatori stabilì che, senza spingere con operazioni di marketing o con la comunicazione, era possibile aumentare la vendita e il consumo di bottigliette d’acqua nel bar dell’ospedale, a scapito delle bevande gassate. Furono collocate le bottiglie d’acqua vicino alla cassa (prima erano lontane dalla cassa). Poi fu messo anche un certo numero di bottiglie d’acqua nei frigoriferi del bar che esponevano le bibite gassate, così da aumentare la possibilità di renderle visibili ai clienti.

Sostanzialmente i ricercatori stavano lavorando sull’ambiente, modificandolo per dare un nuovo messaggio a chi vi entrava. Non rimossero le bevande gassate dal loro posto, ma gli affiancarono le bottigliette d’acqua. Il risultato dell’esperimento fu che, nel giro di sei mesi, le vendite di acqua aumentarono del 20% e quelle delle bevande gassate diminuirono dell’11%. Per avere un’idea di quanto l’ambiente avesse condizionato la scelta dei clienti del bar, devi sapere che quando a coloro che avevano acquistato l’acqua veniva chiesto perché lo avessero fatto, rispondevano dicendo: «Perché ne avevo voglia».

Ma non era vero! Non era questa la vera ragione, altrimenti l’avrebbero presa anche con la precedente disposizione dato che l’acqua era sempre disponibile. Più semplicemente avevano raccolto, inconsciamente, lo stimolo dell’ambiente che li spingeva più di prima a comperare l’acqua. Sono però caduti nell’errore fondamentale di attribuzione giustificando il loro comportamento: “ne avevo voglia” quando in realtà era dovuto all’ambiente.

Finalmente abbiamo deciso…da domani dieta!

Immaginiamo di decidere di smettere di mangiare male! Basta! da oggi in poi smettiamo di mangiare patatine fritte o gelato mentre stiamo davanti alla tv
Poi:

  • apriamo la dispensa e ci sono le patatine e le merendine,
  • apriamo il frigo e troviamo il kinder pinguì e i budini alla vaniglia,
  • apriamo il freezer e troviamo il gelato.

Sarà difficile resistere! E’ tutto lì a portata di mano!

Ma ecco che arriva in nostro aiuto la Construal level theory, per gli amici CLT!

La construal level theory (CLT)

L’argomento principale di questa innovativa teoria è la distanza psicologica

Il concetto di distanza psicologica è riferita primariamente a noi stessi, è un concetto, per così dire egocentrico

Prima di tutto dobbiamo definire DISTANZA, ne possiamo descrivere quattro:

  • Spaziale
    Vicino fisicamente
    il vicino di casa, un membro del tuo quartiere o della tua città
  • Temporale
    Vicino temporalmente
    qualche minuto fa, una settimana fa, questo mese
  • Sociale
    Vicino in termini di stato sociale
    il percorso di studi intrapreso, essere genitori, nonni, scapoli….
  • Ipotetica
    Quanto è probabile che qualcosa accada
    ritengo molto probabile o altamente improbabile che una cosa succeda

La CLT afferma che elaboriamo le cose che ci succedono in modo diverso. Ma come elaboriamo le cose che ci succedono? secondo la teoria in due modi diversi:

  • la via alta
    Elaboriamo le cose che ci succedono in modo astratto, semplice, strutturato e decontestualizzato
    in una parola grossolano
  • la via bassa
    Elaboriamo in modo concreto, complesso, con diversi punti di vista
    in una parola analitico

E’ chiaro che se teniamo più ad un argomento, a un tema, a qualcosa che succede elaboreremo maggiormente con la via bassa piuttosto che con la via alta.

Ma ecco il colpo di scena!

Lo stile di elaborazione è influenzato dalla distanza psicologica

L’elaborazione di un evento più vicino a me sarà meno astratta di una più distante.
E per distante possiamo vederla sui 4 livelli citati prima quindi:
Sicuramente starò più attento se il mio vicino di casa (distanza spaziale) si è laureato nella stessa mia università (distanza sociale) giusto la settimana scorsa (distanza temporale)
Se invece fosse successo 3 mesi fa al vicino di casa di mio cugino che abita a molti km di distanza mi sarei interessato molto meno.

Elaborerò con la via bassa un evento che reputo molto probabile (distanza ipotetica) e che è pure vicino nel tempo (distanza temporale)
Starò attento a quel che mi dice il professore se è molto probabile che domani mi interroghi

Alcuni esempi generali

Poco fa abbiamo fatto esempi molto semplici e banali, vediamo altri esempi più raffinati:

Sedersi più distanti quando partecipiamo ad un evento in cui c’è un relatore dal vivo implica che la mia comprensione dei fatti utilizzi più spesso la via alta (grossolana) e quindi mi perda degli importanti aspetti.
Pensare di avere ancora tempo nel preparare una presentazione mi fa preparare con minor attenzione ed in modo più grossolano
Eventi che reputiamo pressoché impossibili se poi avvengono ci colgono completamente impreparati
Collocare oggetti più vicino a noi ce li fa utilizzare più frequentemente

Utilizziamo la CLT per mangiare meglio

Più qualcosa è vicino a noi più facilmente ci avremmo a che fare in modo approfondito completo.
Il contesto influenza il nostro comportamento
quindi:
modifica il contesto per influenzare indirettamente il comportamento

Le regole sono poche e semplici:

  • Allontana da te il junk food!
    Rendi più difficile raggiungere il junk food! Nell’esempio di prima si infrangevano tutti i buoni propositi quando all’apertura della dispensa si trovavano tutte le porcherie. Quindi riponile in casa in un luogo non facilmente raggiungibile oppure non comprarli proprio. Dubito che se hai voglia di cioccolata usciresti per andare al supermercato a comprarla.
  • Avvicina e rendi più facilmente raggiungibile quello che ti fa bene
    Io nella scrivania a casa e nella scrivania a lavoro tengo sempre un bicchierone d’acqua, con questo trucco bevo molto di più di quello che farei se il bicchiere d’acqua non fosse li a ricordarmi di bere
  • Occhio a quando agisci in automatico! quando un oggetto è da te percepito come distante lo valuti più grossolanamente, se per te ingrassare è una opzione molto remota sarà più facile cedere a tentazioni e golosità

La CLT ci mette di fronte al fatto lampante che tendiamo ad interpretare gli oggetti e gli eventi che ci accadono in base alla loro vicinanza psicologica con noi.E in una “società liquida” dove possiamo raggiungere ogni angolo del mondo in poche ore e comunicare con tutti le scoperte della CLT dovrebbero essere seriamente approfondite in ogni ambito umano.

Fonti e riferimenti:

Riferimenti per le ricerche da Atkinson & Hilgard’s – Introduzione alla psicologia, ed. Piccin

https://www.psicologianeurolinguistica.net/2018/05/distanza-psicologica-la-construal-level-theory-clt.html

https://www.gwern.net/docs/psychology/1977-ross.pdf

https://en.wikipedia.org/wiki/Construal_level_theory

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