Trucchi per mangiare meglio con Andrea Ciraolo

Torna nei nostri microfoni il buon Andrea Ciraolo per una chiacchierata in cui scopriremo alcune tecniche per mangiare meglio o per lo meno evitare di mangiare troppo male!

Scopriamo insieme gli argomenti principali che possono aiutarci a mangiare meglio assieme ad Andrea.

Equilibrio in cucina: Quotidianità vs Sgarro

L’intervista precedente in cui era presente Andrea Ciraolo l’ultimo argomento su cui avevo parlato era la omeostasi (puoi riascoltare la puntata qui).
Partendo dal concetto di tendenza all’equilibrio parliamo di qualcosa che può per certi versi tornarci utile ma che in apparenza sembra qualcosa di molto negativo: lo sgarro.

Lo sgarro non è di per se negativo se viene inteso nel senso effettivo, cioè come una eccezione alla quotidianità.
Chiariamo subito una cosa, lo sgarro è qualcosa di organizzato dalla persona che consapevolmente infrange le regole, si organizza per infrangerle. Ben diverso è cedere e perdere il controllo infrangendo le regole.
La cosa importante è che dobbiamo stare attenti a quello che facciamo giorno per giorno e se ogni tanto (poco) ci concediamo qualcosa di diverso e di meno sano, va benissimo comunque!

La prima volta che Andrea ha sentito parlare di sgarro è stato dal blog di Dave Gamba, secondo Dave lo sgarro è fondamentale per potersi concedere delle mangiate che vadano fuori dalle regole che ci siamo imposti.
Fondamentale per diversi motivi:

  1. Motivazionale: se penso di dover vivere una vita facendo continuamente rinunce è facile che prima o poi lasci perdere tutto.
  2. Organizzativo: accettare dall’inizio e programmare lo sgarro mi permette di viverlo come qualcosa che può accadere e che posso accettare.
  3. Metabolico: se abituiamo il nostro corpo ad un regime alimentare di scarsità il nostro corpo entrerà in modalità risparmio energetico trattenendo i grassi e quindi non dimagriamo più o lo facciamo molto molto lentamente. Se invece ogni tanto facciamo delle belle grasse mangiate il nostro corpo dirà “ok ogni tanto arrivano i grassi quindi posso bruciare senza problemi”

Ricordiamoci più di tutto che ognuno di noi è diverso è alcuni potrebbero avere bisogno dell’incentivo sgarro e altri no, quindi come è già stato ripetuto più volte in questo blog e podcast non c’è una ricetta unica che va bene per tutti.

L’importanza è la quotidianità, cercare di creare dei comportamenti sostenibili a lungo termine anche se meno eclatanti e scenografici.
Quindi come regola generale legata all’equilibrio è stare attenti ai picchi, intesi in questo caso come evitare le situazioni in cui ci diamo obiettivi sproporzionati. Sennò possiamo incorrere molto facilmente all’effetto chissenefrega

L’effetto chissenefrega

Ci diamo dei super obiettivi, inevitabilmente prima o poi manchiamo l’obiettivo e cosa succede?
Beh ormai la giornata è andata quindi mandiamo tutto a monte e per oggi libero sfogo ai vizi!

Capita anche a te?  sì? beh sei in buona compagnia!

Puoi trovare un bell’esempio dall’ottimo blog efficacemente in questo articolo
Ma come gestisce l’effetto chissenefrega Andrea?

Cerca prima di tutto di gestire lo sgarro, cioè se proprio lo deve fare magari lo fa a fine giornata per minimizzare gli effetti successivi legati al chissenefrega.
Inoltre lo gestisce in termini di come andare a compiere lo sgarro, se proprio si vuole riempire di patatine fritte cercherà di puntare su quelle con un pò meno grassi in modo da minimizzare i danni

Questi metodi ci permettono di essere noi protagonisti dello sgarro e dell’effetto chissenefrega, diventano azioni che rientrano nel nostro controllo.
In questo modo anche i sensi di colpa saranno minimi perché è qualcosa deciso prima in un piano.

L’obiettivo di una dieta è stare bene con se stessi vero?

Domanda difficile? quante volte decidiamo di fare una dieta, di mangiare più sano appunto per stare meglio.
Ma per stare meglio in che senso? Dobbiamo tenere presente che c’è sia il benessere del corpo che quello della mente, e delle volte potremmo sacrificare il benessere della nostra mente (con sensi di colpa, castighi autoimposti, danni all’autostima…) per perdere alcuni chili.

In tal caso ha proprio senso chiedersi…ne vale la pena?
Dimagrire significa fare partire un processo di cambiamento ed un cambiamento vero e duraturo deve partire dall’accettazione di noi stessi.

Un ulteriore passo è capire cosa è veramente uno sgarro

binge disturbo alimentazione incontrollata centro di cura e psicologia a napoli e campaniaAndrea evidenzia un altro importante aspetto: alcuni cibi in apparenza ci sembrano sani ma in realtà non lo sono.
Ad esempio lo yogurt in molti casi non è un prodotto sano e naturale ma piuttosto un dolce semifreddo ricco di zuccheri, la barretta di cereali è ricchissima di carboidrati e anche in questo caso non conviene abusarne.
Quindi è molto molto importante sapere riconoscere cosa è per noi una regola e cosa è una eccezione.

Se iniziamo a farci questa domanda potremmo arrivare a mettere in discussione scelte alimentari che davamo per scontato….

pensare a 4 dimensioni cioè semplifica la vita al te stesso del futuro e ringrazia il te stesso del passato (ad esempio preparando in anticipo alcuni pasti, il cosiddetto batch cooking) –>cucinando meglio per il se stesso del futuro la nostra autostima migliora ed iniziamo a pensare “ma sai che è proprio un bravo ragazzo il me stesso del passato?”

l’equilibrio, la quotidianità e lo sgarro
l’inulitità delle diete ad hoc
il problema dell’effetto rimbalzo e l’importanza di non darsi obiettivi che siano stabili nel tempo (sistemare il senso)

congelare il cibo
prepara già in anticipo i prodotti lunghi e tediosi e quelli più sani (solitamente per preparare i cibi sani ci vuole un pò più di tempo… preparali già così quando hai fame mangi direttamente quelli)

 

Nella seconda parte dell’intervista ad Andrea abbiamo continuato a parlare del suo percorso per mangiare meglio e di molte altre interessanti informazioni, puoi ascoltarla direttamente qui sotto:

Dobbiamo confrontarci con chi ci sta a fianco, pensiamoci a 4 dimensioni

Nella prima parte della puntata abbiamo parlato di quanto possono essere dannosi i social network, però è anche vero che siamo esseri sociali per i quali è pressoché inevitabile avere bisogno di confronti con altri.
Però se iniziamo a confrontarci con le immagini fittizie dei nostri amici nei social iniziano i dolori…Come puoi sfogare il tuo naturale istinto al confronto senza danneggiarti?

Devi cercare di facilitare la vita al te stesso del futuro
e contemporaneamente
cercare di ringraziare il te stesso del passato
che molto probabilmente ha cercato di fare del suo meglio nei limiti delle sue possibilità e capacità.

In pratica che significa?
Significa ad esempio di cercare di portarmi avanti nel preparare un piatto in anticipo, di arrivare a casa la sera stanco e svogliato ma trovare il piatto preparato il giorno precedente ad esempio.
Invece di preparare un piatto per una o due persone, ma anche per il noi stesso del futuro, quindi preparo per me, la mia compagnia e me stesso della settimana prossima. E quando la settimana successiva aprirò il freezer mi ricorderò di aver preparato tale pietanza e mi ringrazierò.

Questa tecnica ti aiuta molto anche nell’autostima.
Se proprio non ti piace questa tecnica e vuoi confrontarti con qualcuno che non sia il te stesso, allora cerca di confrontarti con qualcuno il più possibile in una situazione simile alla tua. Con caratteristiche il più simile a te.

I consigli di Andrea

  1. Attenzione a cosa stiamo bevendo
    Il più delle volte consideriamo come normale delle bevande che in realtà potrebbero descriversi come scodelle di zucchero a forma di bevanda. Tutti sappiamo che la coca cola ha tanto zucchero ma i succhi di frutta ne hanno altrettanti ma ci potrebbero apparire come sani e dietetici. La stessa attenzione la dovrai mettere quando mangi qualcosa e ti verrebbe voglia di accompagnarla ad una bevanda poco sana (una birra con la pizza, un vino bianco con del pesce, un vino rosso con della carne….)
  2. Concentrati sul prodotto che mangi scegliendolo accuratamente
    Un buon metodo per diminuire l’impatto delle bevande alcooliche è scegliere bevande più costose e ricercate, in tal modo scardinerai l’automatismo del bere fine a se stesso ma passerai all’assaporare, azione molto più consapevole e piacevole.
  3. L’attività fisica
    Cammina il più possibile, valuta quali attività puoi fare in movimento, ad esempio le telefonate.
    Fai un pò di attività fisica di forza (piegamenti e addominali) che attiva il metabolismo e ti fa spendere calorie nel corso della giornata
  4. Concentrati sul mettere piuttosto che sul togliere
    Stai mangiando male? continua pure ma obbligati ad aggiungere anche i piatti sani (abbondante verdura e frutta), può essere un primo passaggio iniziale per introdurre senza stress o traumi i piatti sani.

Piacere vs quotidianità

Quasi alla fine della puntata, Andrea ha introdotto un argomento bomba!
La differenza tra il piacere e la quotidianità. Chiediti sempre se quello che fai lo stai facendo perché ti porta piacere o perché è nella tua abitudine.

Se mangi una pagnotta di pane perché hai sempre fatto così, se bevi 2-3 lattine di coca cola da sempre perché hai sempre fatto così. Forse è il momento di chiedersi se queste abitudini (perché di abitudini si tratta) hanno al loro interno una componente di piacere o no.

Non è facile riuscire a distinguere con precisione se un comportamento lo fai perché di da piacere o perché è quotidiano perché la quotidianità ti da sicurezza e non è sempre così immediato. Ma Una delle chiavi può essere la consapevolezza (guarda caso!)

Contenuto speciale

Alcune puntate avranno dei contenuti speciali riservati solo a chi è iscritto al canale telegram
Vista l’importanza dell’effetto chissenefrega mi sembrava giusto scrivere un resoconto con alcune tecniche di gestione di questo effetto…come al solito trovi il contenuto speciale in pdf iscrivendoti gratuitamente al canale telegram

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