Grigliata vs Barbecue

Barbecue e grigliata sono sinonimi? se hai risposto di si devi leggere questo articolo ed ascoltare la puntata veramente ricca di informazioni utili e pratiche.

Barbecue e grigliata non sono la stessa cosa

Forse alcuni lo sapevano già…alcuni invece si stupiranno…tant’è che spesso utilizziamo la parola barbecue riferendosi in realtà a grigliata.
Andiamo per ordine:

La grigliata

Se hai mai partecipato a qualche sagra estiva sai benissimo di cosa stiamo parlando, costine, braciole, bistecche e salsicce fatte cucinare sopra delle braci ardenti. Credo che la grigliata sia il simbolo di ferragosto e in generale delle abbuffate all’esterno quando si ha voglia di stare in compagnia mangiando carne.
La preparazione della grigliata in apparenza sembra qualcosa di molto semplice ed immediato:
– Delle braci (ottenute dalla combustione di un buon quantitativo di legna)
– Una griglia (o un oggetto che funga da griglia)
– Attrezzi per muovere le braci e per manipolare la carne in cottura
Tutto qua!
Purtroppo in realtà riuscire a fare dei piatti di carne veramente gustosa attraverso una grigliata è molto difficile a causa delle elevate temperature che i tizzoni raggiungono che portano molto spesso a fare seccare la carne. Si può fare una grigliata gustosa ma richiede un controllo continuo della carne, bagnarla continuamente con olio in modo che non si secchi ed una continua gestione del fuoco adiacente e dei tizzoni per continuare a cucinare.
Morale della favola, una persona durante la giornata si dedica a questo ubriacandosi di birra e sudando come un maialino!

Il barbecue

Qualcosa di completamente differente è il Barbecue, una delle marche più note che producono barbecue è la Weber marca molto nota specializzata nella costruzione di barbecue elettrici, a gas ed a carbone.
Quello nella foto è a carbone. L’unico elemento in comune con la precedente grigliata è il fatto di cucinare la carne e di poterlo fare all’aperto, ma per il resto cambia tutto.
Innanzitutto il Barbecue non necessità mai di legna ma piuttosto di gas oppure elettricità oppure carbonella. La carbonella il gas e l’elettricità hanno di buono che non fanno fumo e inoltre mantengono la temperatura costante. Sicuramente tra le tre alternative il barbecue a carbonella è il più facile da trasportare anche se successivamente bisognerà aspettare che la carbonella si raffreddi per poter mettere via il tutto.
Per poter iniziare a preparare il barbecue bisogna innanzitutto preparare i tizzoni.
Abbiamo a disposizione due tipi diversi di combustibile a base di carbone:

  • La carbonella
  • I bricchetti (in foto)

La regola generale è che il carbone si riscalda più velocemente ma i bricchetti rimangono accesi più a lungo e mantengono una temperatura ancora più regolare.

In pratica i bricchetti sono la versione di lusso della carbonella (e infatti costano di più).

Per accendere il carbone in sicurezza si può utilizzare la ciminiera, attrezzo utile per scaldare in velocità carbonella o bricchetti e poi agevolmente inserirli nel barbecue.

Tradizionalmente la ciminiera funziona attraverso l’uso di inneschi (diavolina) la ciminiera nella foto qui sotto funziona elettricamente quindi attraverso una resistenza elettrica porta all’accensione tutto il carbone in essa contenuto, (riducendo molto di più la produzione di fumo) in modo tale che sia pronto per essere inserito nel barbecue; Di solito bastano una ventina di minuti ma ci sono differenze in base al combustibile utilizzato.

Una ciminiera per l’accensione della carbonella ad avvio elettronico

La cottura diretta ed indiretta del barbecue

Una volta che i tizzoni saranno pronti andranno posizionati nel barbecue, la posizione varia in base al tipo di cottura che si vuole fare:
– Diretta:Le braci sono sotto l’alimento
– Indiretta: Le braci non sono sotto l’alimento Attraverso alcuni separatori è possibile spostare le braci per posizionarle dove è necessario e quindi cucinare alimenti che richiedano tipologie di cottura diversa.
L’aspetto più interessante della cottura Barbecue è che è completamente autonoma, una volta fatte partire le braci e posizionati gli ingredienti in base alla cottura diretta o indiretta si chiude tutto e si tiene d’occhio l’orologio.
Cotture di questo tipo sono lente e possono richiedere più tempo rispetto alla griglia tradizionale ma non richiedono una continua supervisione della cottura (nella puntata facciamo alcuni esempi di tempi di cottura…scoprili ascoltando la puntata).

La differenza sta nel primo assaggio

Chi non ha mai provato a mangiare della carne cucinata a barbecue non può sapere quanto sia diversa.
La carne non si secca e tutti i suoi succhi vengono trattenuti , inoltre è possibile renderla ancora più gustosa aggiungendo nella parte bassa (dove non ci sono le braci) una vaschetta con dei liquidi (acqua o birra) che nella cottura andranno ad insaporire ulteriormente i cibi.
Il costo di un attrezzo del genere va dai 60€ fino a più di 2000€ a seconda della tipologia e da tutti gli optional.
Ultima curiosità, Piero Alberto ha partecipato ad un corso sulla cottura tramite weber ed è rimasto stupito dalla sua versatilità tanto che è possibile cucinarci anche un risotto (utilizzando una pentola apposita).
Nulla esclude che non si possa cucinare anche del pesce o piatti diversi dalla “classica carne”.
Ringrazio Piero Alberto per il tempo che mi ha dedicato e per le foto che mi ha inviato.

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